fbpx

Madrid CUP 11/17luglio

Dopo tanta attesa finalmente arriva il fatidico giorno 11 luglio, ma non per la Finale dei Mondiali, bensì per partire a Madrid a un torneo estivo.
Ricordo ancora in modo perfetto quegli attimi prima di partire in aeroporto, eravamo io e Davide e le nostre valigie piene di divise.
Alle 20:00 partiamo da Bologna e arriviamo a Madrid circa le 22:45 con un’ora e mezzo di ritardo, causa i problemi della finale, che tra l’altro una delle protagoniste a giocarsi il titolo era appunto la Spagna contro l’Olanda.

Appena arrivati a Madrid, il Capitano dell’aereo ci informa della Spagna campione del Mondo, e allora io e Davide ci siamo subito detti, ecco questo sarà l’inizio di una settimana piene di emozioni e che così è stata, tra momenti sia positivi che anche negativi.
Arriviamo in Hotel soltanto alle due di notte, perché naturalmente c’era tanta gente in metro e per strada che festeggiava il primo mondiale e per noi non è stato davvero facile trovare Daniele Curcio (Responsabile del torneo).
Il giorno successivo dopo aver dormito per poche ore, siamo andati in giro per Madrid, dove c’era circa 40°, una città a dir poco stupenda e piena di bandiere della Spagna, e con gente che festeggiava ancora la vittoria.
Dopo aver visitato la capitale della Spagna, siamo ritornati in Hotel, dove ci attendeva il designatore che ci ha assegnato le partite per il primo giorno.
Arriva finalmente il giorno in cui ci sono le prime partite, ero così felice che poi nonostante ciò mi è andata male per delle maledette bolle ai piedi formatesi molto probabilmente per il caldo e per le scarpe non idonee per quei campi.
Il 13 Luglio quindi mi vengono affidate ben 5 partite di una durata di 2 tempi di circa 25 minuti.
La cosa più bella da dire è che ogni partita era sentita da tutti, e i tifosi ne erano in tanti.
La partita più sentita da me è stata quella di due squadre completamente diverse nel modo di giocare ma con un gioco fluido e bello da vedere: rappresentativa del Portogallo – rappresentativa del Paraguay.
Direi che è stata la partita più bella che abbia arbitrato in questo torneo.
Attimi prima della partita, Esco dallo spogliatoio con il pallone fra le mani, tutti che osservano me e la divisa, incontro le due squadre, e ci avviamo verso il centrocampo, un’entrata tipo Champions League! Il Portogallo era in maglia rossa e il Paraguay in divisa bianca e a spiccare tra loro era ovviamente la mia divisa gialla ricevuta in regalo durante la festa di Sezione.
Saluto tra le squadre e ai tifosi e “VIA” che emano un fischio secco e forte per l’inizio.
Pochi falli ma tante strategie di fuorigioco e fortunatamente sono stato bravo a capire subito le loro intenzioni.
A ogni passaggio e ad ogni tiro si sentivano i suoni della oramai conosciutissima e odiosa Vuvuzela, e si sentivano i vari cori per entrambe le squadre.
Mi sono sentito un arbitro internazionale in quella partita, anche perché naturalmente non conoscevano né l’italiano e né tantomeno l’inglese.
Ma da buon gesticolatore napoletano sono stato bravo a farmi capire con pochi gesti fondamentali.
Le note importanti di quella partita sono state due gialli e un allontanamento dell’allenatore Portoghese per essere entrato più volte in campo.
Il primo tempo era finito a reti bianche mentre alla fine del secondo tempo la partita è finita 2 a 1 per il Paraguay.
Finisce la partita con tanti applausi a tutti e con tanto fair play, poi appena mi avvicino agli organizzatori che erano lì con me mi sento dire da loro una frase che non dimenticherò mai : “Tu Eres Un Fenomeno”… Per me è stata una bella soddisfazione, parole che mi ritornano in mente ogni volta che ci penso e nonostante poi la sera appena arrivato in Hotel mi vedo varie bolle ai piedi non demordo e il giorno dopo continuo ad arbitrare facendo altre 2 partite, ma poi arrivo stremato con i piedi che erano rossi come il fuoco nei punti un cui mi erano uscite le bolle.
In totale la mia esperienza di arbitraggio in questo torneo è stata di due partite a 11 e 6 a football 7.
Poi purtroppo sono stato fermo perché non riuscivo più a correre, ma ovviamente io avrei voluto fare tante altre di partite ma non è stato così.
Naturalmente anche vari organizzatori erano amareggiati per le mie condizioni, e sono stato davvero male negli ultimi due giorni senza arbitrare ma anche perché avrei voluto far vedere a tanti altri come a Daniele il mio modo di arbitrare, e però purtroppo non ci sono riuscito.
E sono rimasto anch’io deluso perché mi sarei voluto prestare di più nei riguardi di Daniele ma a fermarmi è stato il dolore che non era poco.
Abbiamo conosciuto in questi giorni arbitri Olandesi, arbitri Spagnoli, e una squadra di Siciliani, e devo dire che sono fiero di aver fatto questa esperienza che come vi ripeto è stata alternata da momenti negativi che positivi.
Dopo ciò arriva l’ultimo giorno, i saluti sono la cosa più triste, perché avevamo conosciuto varie persone con cui io e Davide si andava molto d’ accordo.
Il saluto più commovente però è stato con il designatore, una persona davvero buona e generosa, di fatti quando mi sono avvicinato a lui, mi ha abbracciato come se fossi stato suo figlio ed io naturalmente mi sono scusato per i problemi ai piedi ma lui sorridendo per la prima volta l’ho sentito parlare in mezzo italiano-spagnolo dicendomi, non ti preoccupare e stai tranquillo che non è colpa tua.
E’ stata una scena che alla fine del torneo mi ha fatto davvero morale.
Ma io di certo non mi fermerò qui con questo torneo e non parteciperò a nessun altro anzi voglio rifarmi e voglio farmi ricredere da coloro a cui sfortunatamente ho dato poco.
E Ora vorrei dire a tutti i colleghi nella nostra Sezione che queste sono esperienze belle da provare perché non solo si apprende tanto dagli altri arbitri di tutto il mondo, ma si cresce anche nei momenti in cui uno è davvero in difficoltà.
Un’esperienza che bisogna fare anche insieme ai nostri amici di Sezione come ad esempio Davide ed io, perché, infatti, tra me e lui grazie a questo torneo si è instaurato un rapporto migliore.
Certamente io voglio ringraziare Il Presidente Valter per la disponibilità al torneo e soprattutto per i suoi messaggi e per i suoi consigli durante quei giorni, Davide come compagno di avventura, e Il responsabile Daniele.

Tommaso Celardo

Articoli correlati

Inizia a scrivere il termine ricerca qua sopra e premi invio per iniziare la ricerca. Premi ESC per annullare.

Torna in alto