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La Visita di Domenico Celi

Giovedì 21 Novembre si è tenuta, presso i locali sezionali, la Riunione Tecnica Obbligatoria, della quale era ospite Domenico Celi, Arbitro appartenente alla CAN A e associato presso la Sezione di Bari.

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“Mimmo” Celi è sicuramente una persona scoppiettante e carismatica, sicura di sé e gioviale, come se ne vedono poche; dall’alto delle sue 97 gare di Serie A ha saputo trasmettere a tutta la giovanissima platea (molti erano i ragazzi dell’ultimo corso arbitri e molti erano non più che ventenni), delle emozioni indescrivibili, sapendo coinvolgere tutti i presenti e invitandoli a porre domande su domande.

Il feedback dei partecipanti è stato senz’altro positivo e la riunone è letteralmente volata: “l’arbitraggio è una cosa unica, è l’unico ambiente in cui un ventenne, un quarantenne (si riferiva a se stesso) e un settantenne, riescono a comunicare tra loro e riescono a sentirsi parte di uno stesso gruppo; tutti devono porsi degli obbiettivi e per farlo è necessario fare dei notevoli sacrifici“.

Simpaticamente, Antonio D’Agnese, Osservatore CAN A dalla più che loquace memoria, ricordava come in un Pistoiese – Napoli di qualche anno fa (esattamente il 25 Settembre 2005), Mimmo era qualche chilo più di ora e, argomentando con la sua solita schiettezza, diceva che, la stagione seguente, Mimmo aveva raggiunto una forma atletica impensabile; a queste parole sempre Antonio aggiungeva ci vogliono “Sacrifici” e, lasciando la parola a Domenico, ci invitava a prendere spunto da lui.

Domenico ha ricordato i sabati sera “sacrificati” per l’arbitraggio, ha specificato con quanti sacrifici è riuscito a mettersi in quella condizione atletica che lo ha portato dov’è ora, ha ricordato di come ha dovuto e deve tutt’ora “trascurare” la sua famiglia, in quanto, a causa degli impegni arbitrali, non può essere molto presente a casa.

Dopo 8 anni di CAN A, e quando la riunione ormai era quasi giunta al termine, gli è stata posta la domanda più logica: “Mimmo, ma tu adesso che obbiettivi hai?” Mimmo con grande onestà affermava: “ovviamente non posso ambire a livello internazionale, perché ormai sono all’ottavo anno e ho quarant’anni, però ho comunque i miei obbiettivi; aspiro a dirigere le gare più imporanti, sebbene in serie A tutte le gare lo siano. Ovviamente ci sono le partite che hanno un profilo mediatico maggiore, a tal punto che delle mie 97 gare ci si ricorda in particolare di quella in cui, per primo, ho allontanato l’allenatore José Mourinho“.

Tra le altre domande più interessanti ci sono quella riguardo alla Designazione, quella riguardo agli Arbitri Addizionali d’Area, quella circa i Cori Razzisti, quella su come prepara la gara e su come concilia la vita arbitrale con la vita quotidiana.

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Riassumendo, in quanto ci sarebbe da scrivere davvero molto altro ancora, Mimmo ci ha detto di come studia le gare tramite il portale di cui dispongono in serie A, con i vari filmati delle squadre che andrà ad arbitrare la domenica succesiva, in modo tale da arrivare quanto più preparato possibile. Di fatto, in una gara di Serie A cerchi di porre attenzione al numero maggiore possibile di situazioni, perciò è fondamentale arrivare preparati alla partita.

Gli arbitri addizionali d’area sono utilissimi poiché ti permettono di avere un cono visivo notevolmente maggiore, sebbene in qualche gara possa capitare che da un’angolazione si veda un fallo e dall’altra no: la difficoltà sta nel coinciliare queste due certezze, l’una portata dall’addizionale e l’altra portata dall’arbitro centrale. Fare l’addizionale d’area non è cosi facile come sembra, in quanto hai una prospettiva e una visuale che non sei abituato ad avere, senza considerare il fatto che devi muoverti in uno spazio notevolmente ristretto.

Sicuramente Mimmo è un ragazzo, e così intendo chiamarlo dato che condividiamo tutti la stessa passione, intraprendente, schietto e molto disponibile; sicuramente Mimmo è consapevole di aver tenuto una fantastica riunione tecnica, in cui tutti quanti pendevano dalle sue labbra; sicuramente, non può neanche immaginare di quanto sia stato utile, formativa, motivante e stimolante questa riunione e pertanto non c’è da far altro che ringraziarlo di cuore, per averci trasmesso tutte queste forti sensazioni.

In Bocca al Lupo Mimmo,

I ragazzi di Pontedera tifano per te.

Davide Delgadillo

Ecco alcune foto della serata

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