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Cena dei Nazionali Toscana

Erano ormai settimane che se ne parlava, erano settimane che tutta la Toscana ferveva e ardeva all’attesa di Giovedì 5 Dicembre: l’attesissima “Cena Dei Nazionali” si è tenuta nella lussureggiante ed afrodisiaca location di Villa Castelletti a Signa (FI) al cospetto di tutti gli arbitri, osservatori, assistenti, componenti nazionali (da qui deriva il nome) e al cospetto del Presidente Nazionale Marcello Nicchi, del Chief refereeing Officer UEFA Pierluigi Collina, del designatore della Commissione Arbitri Nazionali di serie A Stefano Braschi, del Presidente Comitato Regionale Toscana F.I.G.C. Fabio Bresci, del procuratore Cremonini. La cena di gala, fortemente voluta e organizzata dal Presidente Regionale Matteo Simone Trefoloni  unitamente alla Consulta Regionale Toscana, ha avuto con un ritrovo anticipato di quella che lo stesso Presidente chiama “l’argenteria della Toscana”, ovvero gli arbitri appartenenti all’organico di Eccellenza, che hanno dato un contributo ad allestire la location e a ultimare i preparativi.

Il Presidente Trefoloni ha esteso appunto l’invito a tutti gli Arbitri d’élite Regionali: “Noi vogliamo a tavola la nostra argenteria, vogliamo che diate il benvenuto, come fanno i padroni di casa, ai loro ospiti, perché questa è casa nostra e avremo i più importanti esponenti della toscana a livello nazionale e internazionale” .

Il profumo dell’attesa, l’attenzione minuziosa ad ogni singolo dettaglio, la maniacale precisione con la quale, da sempre, il Presidente e la sua squadra organizzano gli eventi è qualcosa di eccezionale e straordinario, ma stavolta si è voluto, seppur in maniera quasi impossibile, esagerare:  un vero e proprio gioco di squadra che ha coinvolto l’intera commissione, l’intero gruppo di fischietti regionali e i presidenti delle 15 sezioni, perché appunto, in quanto padroni di casa, era importante ben figurare davanti alla “Crème” arbitrale “made in Tuscany”.

Terminati i preparativi e arrivati gli ospiti, si è dato il via alla caleidoscopica “festa”, perché questo era l’obbiettivo della serata: festeggiare assieme la Toscana e i propri beniamini, stando insieme e comunicando come una vera e propria famiglia, vedendo parlare Gianluca Rocchi, arbitro di Serie A, con un arbitro regionale. Si è creduto e si crede molto all’idea di un gruppo forte, di una squadra arbitrale coesa e capace di trasmettersi esperienze e sensazioni, cosicché le si possano far proprie e le si possano apprezzare: è così bello veder comunicare persone appartenenti a categorie totalmente diverse sotto il profilo tecnico e mediatico, con cotanta semplicità, con la gioia negli occhi e la passione che batte all’unisono dei cuori dei presenti.

La serata è iniziata con un cocktail, durante il quale si è avuto modo di prendere i primi contatti e di conoscersi un po’ meglio, ed è proseguita con la suddivisione nei tavoli e il conseguente inizio della cena. In primis ha preso la parola il direttore di orchestra Trefoloni, coadiuvato dai propri coristi (gli arbitri regionali d’eccellenza) e strumentisti (commissione e presidenti), che hanno suonato un forte benvenuto a tutti i presenti: sia chiaro che quando un’orchestra suona, tutto deve essere in armonia affinché non si stoni o non si storpi la melodia, e così è stato; una melodia durata circa tre ore abbondanti, ma iniziata con un solenne benvenuto e con il consueto parlare pulito, chiaro, terso e limpido del Presidente: “Signori, stasera abbiamo voluto organizzare questo evento, per la prima volta per quanto riguarda la Toscana (nelle altre regioni è una cosa abbastanza usuale) e per questo, Noi, i padroni di casa, vi abbiamo invitato con grande onore, ci siamo messi il Vestito Buono e siamo molto felice di poter condividere una cosa di tale portata tutti assieme”

Subito dopo ha brevemente preso la parola Stefano Braschi, che ha rivolto un saluto a tutti e ha elogiato l’iniziativa con molto entusiasmo. Successivamente, portata dopo portata, sono intervenuti il toscano “adottato” Chief refereeing Officer UEFA Pierluigi Collina, anch’egli molto felice di essere presente e di aver potuto condividere un momento così bello per tutta la Regione, e Ermanno Giua, Presidente della Sezione Arbitrale di Olbia, profondamente sconvolta dall’alluvione: Ermanno Giua, una persona molto cordiale e indubbiamente umile, parente dell’Arbitro CAN PRO Antonio Giua (presente anch’egli alla cena in quanto appartenente alla sezione di Pisa) ha tradito una forte commozione quando il Presidente Matteo Trefoloni ha donato una cifra di circa 2000 euro raccolta da tutte le sezioni Toscane, che si sono dimostrate molto vicine e solidali alla tragedia Sarda. Presa la parola, Ermanno, con la voce rotta dall’emozione e dal dolore che ha abbracciato tutti i corregionali sardi, ha commosso un po’ tutti i presenti con le sue parole di ringraziamento e a smorzare un po’ i toni è intervenuto il Presidente Nazionale  Marcello Nicchi che, con i suoi toni decisi, autorevoli e allo stesso tempo scherzosi, ha detto: “il giorno dopo la tragedia ho chiamato subito Ermanno per sentire se tutti stessero bene e di fronte a un assenso gli ho detto di non preoccuparsi per la sezione, che era anche risistemabile meglio di quanto lo fosse prima”. Ermanno ha voluto in tutti i modi eternare la serata con una targa donata al Presidente Trefoloni e si è congedato ringraziando nuovamente con la sua umiltà e serenità d’animo.

L’iniziativa è stata dunque lodevole per il modo in cui ha saputo raccogliere e far sentire a casa propria tutti i presenti, permettendo loro di condividere le entusiasmanti esperienze di vita che li accomunano; è stata un’iniziativa che ha assunto toni più rilassati quando i due gruppi promossi alla Commissione Arbitri Interregionale hanno mostrato dei simpatici cortometraggi sulla CRA Toscana; è stata un’iniziativa che si è conclusa con un piccolo omaggio agli ospiti, che però stasera escono da questa location con l’anima arricchita e il cuore più colmo di passione di quanto lo fosse mai stato.

Di sicuro una serata di successo, in cui si è visto ancora una volta eccellere la Toscana.

Davide Delgadillo

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