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Orsato: “Si deve dare tutto entrando nella partita”

9128«Stasera non sono venuto qui a farvi una lezione»: così ha esordito Daniele Orsato, associato della Sezione Arbitri di Schio, nella serata di giovedì 27 febbraio, quando è venuto a fare visita alla Sezione di Pontedera, in quella che è stata senza dubbio una delle riunioni più interessanti e motivanti di questa stagione.
La riunione è cominciata con un video di presentazione dell’ospite, in cui comparivano immagini di lodevole pregio e spessore degne di un collega di così folgorante importanza e le varie statistiche relative alla sua carriera (124 gare dirette in Serie A, la veste di internazionale dal 2010, il premio “Giovanni Mauro” nel 2012, la finale della Viareggio Cup 2014). In una sala riunioni gremita, gli astanti, che sin da subito hanno capito l’importanza dell’evento e del protagonista assoluto della serata, hanno concesso un’attenzione pressoché completa, durata sino alla fine della serata, affinché potessero assaporare ogni singola parola con “un’avidità ed un egoismo” insiti nella volontà di far propri quegli insegnamenti.
Si è poi proseguito con la visione di alcuni video, portati direttamente da Daniele, volti ad analizzare l’aspetto comportamentale dell’arbitro: «Alla fine della gara dovete essere stanchi, non solo fisicamente, ma anche e soprattutto psicologicamente. Dovete dare tutto, entrando dentro alla partita, perché non vi potete permettere di far calare l’attenzione». Questo il monito rivolto a tutti i presenti, dopo la visione dei filmati riguardanti alcuni episodi con lui protagonista. In particolare, sono state analizzate le fondamentali caratteristiche concernenti la nostra credibilità in campo (la gestione delle proteste, la coerenza nel saper usare “lo stesso peso” con entrambe le squadre, vicinanza all’azione), dato che «l’arbitro forte è quello le cui decisioni vengono accettate dai calciatori, anche quando sbaglia».
E’ arrivata poi la consueta parte finale, con le domande e curiosità dei nostri ragazzi, che, inizialmente hanno esitato “meravigliati e intimoriti” dal prestigio dell’ospite, il quale, tuttavia, è sempre riuscito a mettere a proprio agio la platea; si è parlato di tutto, dalle emozioni dell’esordio nella massima serie a Siena, al come si riesce a conciliare la vita da arbitro di Serie A con quella familiare.

Federico Giobbi

Pubblicato su AIA Figc il 18.03.2014 (firmato dall’Addetto Stampa Sezionale, ma redatto interamente da Federico)

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