Si è tenuta Lunedì 27 Aprile la Riunione Tecnica Obbligatoria con ospite Nazareno Ceccarelli, sezione di Albano Laziale, componente della Commissione Arbitri Interregionale (CAI) nella stagione corrente ed ex Assistente Arbitrale Internazionale, nonché ex Presidente del Comitato Regionale Arbitri del Lazio.
Dopo una breve presentazione del Presidente di Sezione Valter Baroncini, Nazareno ha preso la parola rivolgendo subito la sua attenzione nei confronti degli Osservatori Arbitrali presenti. “Sentitevi in dovere di trasportare qualcosa di straordinariamente importante ai ragazzi che vi vengono affidati, ovvero le vostre esperienze maturate negli anni, piccole o grandi che siano” – esordiva l’ospite – “perché i ragazzi sono fatti di carne, hanno i loro sogni, fanno i loro sacrifici, vivono in un mondo sempre più difficile: noi che siamo formatori e i dirigenti dobbiamo svolgere questo compito con amore, perché abbiamo il dovere e dobbiamo anche sentire il piacere di formare questi giovani ragazzi che sono il nostro futuro. I giovani rappresentano quello che è la nostra vita presente e futura: dategli stimoli, dategli motivazioni, dategli passione, dategli ardore e amore, perché quando arriveranno in categorie nazionali e a raggiungere i loro obiettivi potrete dire di aver dato loro qualcosa di vostro e di veramente importante”.
Rivolgendosi direttamente ai giovani stavolta, proseguiva: “Voi giovani dovete essere orgogliosi, fieri. Siete le persone più importanti. Siete gli arbitri. Siete fondamentali e dovete dare alla vostra sezione quello che si merita. Dovete sentirvi addosso l’orgoglio di rappresentare il nome della vostra sezione e cercare di portarlo più in alto possibile. I vostri dirigenti, i vostri formatori, il vostro consiglio dirigenziale devono sapervi prendere per mano e guidarvi nel vostro percorso”. Con una notevole capacità dialettica e semplicità nel parlare, con una letterale “grinta” e ardore, descriveva dell’AIA come una grande famiglia, di fronte agli attenti ragazzi presenti: “La cosa bella dell’Associazione Italiana Arbitri è che non vi abbandonerà mai, nel Lazio, in Sicilia, in Piemonte: l’AIA ti fa sentire a casa e sentirsi a casa è importante”.
Davanti a un pubblico variegato, dai più giovani ai più anziani, dai Pontederesi a colleghi di altre sezioni Toscane appartenenti all’organico della CAI (ormai da qualche anno, in un clima di reciproca amicizia e di squadra tra le sezioni Toscane, i Presidenti Sezionali invitano colleghi di altre sezioni a partecipare alle Riunioni per poter condividere le proprie esperienze), si è parlato di tutto: dall’importanza dell’aspetto atletico, alla correttezza dei comportamenti, passando per il valore della comunicazione e l’essenzialità dell’umiltà perché, dice Nazareno, “È il lavoro che ci distinguerà dagli altri: saranno i fatti a dimostrare come si è lavorato e l’arbitro deve essere positivo, perché la negatività attira la negatività”.
L’ospite, affettuosamente chiamato “Neno”, continua: “L’arbitro deve garantire il rispetto delle regole e deve essere equilibrato: non devono assolutamente esserci due pesi e due misure”.
La riunione si è poi conclusa con un piccolo presente per il graditissimo ospite, “Neno”, che ha messo in campo tutta la sua forza d’animo, tutta la sua passione e tutto il suo amore per questo sport, lasciandoci una bella immagine di quello che è il mondo arbitrale e sicuramente un piacevole ricordo della serata trascorsa insieme.
