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Pinzani: “Oltre la passione, dobbiamo provarci”

IMG_2230Riccardo Pinzani, arbitro della Sezione di Empoli in forza alla Commissione Arbitri Nazionale di Serie B dal 2007 (prima in forza alla CAN A e B) è stato ospite nella Sezione toscana. In questa “lunghissima” trasferta è stato accompagnato dal suo presidente di Sezione Lorenzo Sani. La riunione si è aperta con la presentazione degli Ospiti da parte del Presidente Sezionale Paolo Monti: “Riccardo ha sempre dimostrato una contante forte passione per l’arbitraggio e per la vita sezionale”. Pinzani, oltre 20 presenze in Serie A e quasi 200 in Serie B, ha condotto una riunione schietta e diretta, con passione ed entusiasmo: il focus della serata è stato il concetto di passione che ogni arbitro deve far sua: “Non dimenticate mai la passione, il divertimento con cui dovete andare in campo e l’entusiasmo con cui dovete affrontare ogni singola gara. Senza la passione, senza il divertimento, senza l’entusiasmo, non si può andare avanti. Se vi mancano queste emozioni, parlatene con il vostro presidente, vi aiuterà”. Poi l’ospite ha proseguito: “Oltre la passione, dobbiamo provarci. Perché non dovremmo provarci? Ce la possiamo fare tutti. Siate ‘pretenziosi’ verso voi stessi, siate ‘pazzi’, perché per fare l’arbitro serve anche un briciolo di pazzia: avete l’età, avete la passione, non vi manca nulla, avete tutto quello che potete avere per togliervi grosse soddisfazioni. Abbiate la “presunzione” di ritenervi in grado di farcela. Ad ogni modo, se vogliamo ambire, dobbiamo sacrificarci: allenamenti, presenza in Sezione, raduni, famiglia, andare a letto presto sono tutti sacrifici che devono essere bilanciati e portati avanti. La famiglia, purtroppo, è un sacrificio che un arbitro sicuramente fronteggerà in un modo o nell’altro, ma è anche quella che ci può supportare, tutte le domeniche. La famiglia è quella che ti porta ad affrontare la gara in modo sereno e che ti appoggia nei momenti difficili, anche IMG_2229nell’arbitraggio”.

“Non dimenticatevi mai delle vostre origini – insiste Riccardo. – La sezione fa parte del percorso di ogni arbitro, ci ha cresciuto, ci ha insegnato e ci ha sostenuto sempre. Dato che riceviamo molto dalla Sezione, dobbiamo anche dare qualcosa alle persone che ci hanno fatto diventare chi siamo e che ci vogliono bene”. Infine, sul ruolo dell’arbitraggio per i giovani: “L’arbitraggio è scuola di vita. Un quindicenne che si trova a gestire minimo 50 persone a partita, cresce. Non può far altro che crescere e crescerà con l’aiuto dei colleghi e dei più anziani in sezione”. La riunione si è conclusa con un presente da parte del Presidente Monti a Riccardo, che, a sua volta, ha donato una sua divisa gialla alla Sezione. È stata una riunione piena di vero entusiasmo, sincera, emozionante perché Riccardo ha davvero saputo toccare tutti i presenti, dai più giovani ai più anziani. In questo senso, sono state riportate, nel modo più fedele possibile, le parole del fischietto empolese, affinché chi possa leggerle, possa trarre giovamento da una tale lezione di vita arbitrale.IMG_2233

Davide Delgadillo

Pubblicato su Aia-Figc il 21/04/2018
Pubblicato su Aia Toscana

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